Sordità in Bielorussia – Kobrin

  • Zhdanovichi, Kobrin, Bielorussia
  • Istituto Statale di Zhdanovichi
  • Istituto Scolastico di Kobrin
  • Progetto sviluppato con la collaborazione dell’Associazione Puer Onlus di Roma
  • 2002 – 2008

La Bielorussia ha subito un pesante inquinamento radioattivo a seguito dell’incidente nucleare verificatosi nel 1986 alla centrale di Chernobyl, disastro che ha provocato un forte aumento dei casi di gravi patologie tra la popolazione. Ad aggravare ancora di più le condizioni di vita delle famiglie bielorusse concorre anche la non facile situazione economica in cui versa il paese, che ha portato ad un aumento della disoccupazione e, conseguentemente, dei casi di alcolismo e di disagio sociale.

L’Associazione Ascolta e Vivi ha avuto  l’obiettivo primario di migliorare la qualità di vita e l’integrazione sociale di molti dei bambini ospiti dell’Istituto di Zhdanovichi e dell’Istituto Scolastico di Kobrin  favorendone l’apprendimento del linguaggio verbale.

Parallelamente, il progetto ha previsto un processo di formazione del personale locale, affinché possa essere in grado di portare avanti in autonomia l’opera avviata dai nostri volontari.

Sono stati allestiti e attrezzati un laboratorio audiometrico, uno audioprotesico e uno logopedico.:

  • Sistemare e ammodernare la strumentazione necessaria per il laboratorio per la diagnosi e terapia della sordità già fornito di apparecchiature obsolete e insufficienti presenti nella scuola;
  • Fornire 16 nuove protesi, complete di batterie e di materiale vario per la costruzione delle chiocciole;
  • Proseguire con la terapia del linguaggio, sperimentandone la validità terapeutica su di un ridotto numero di pazienti (15 bambini) selezionati;
  • Proseguire con la formazione del personale locale, in modo particolare dei logopedisti; Formazione fatta anche in Italia durante la visita di alcuni operatori;
  • Realizzati inserti auricolari su misura e sono stati protesizzati circa 50 bambini.
  • Realizzati e tradotti opuscoli informativi sull’uso e la manutenzione degli apparecchi acustici, oltre che sulla stimolazione acustica, destinati ai genitori dei bambini.
  • Coinvolgere le famiglie dei bambini nella terapia del linguaggio, affinché i bambini possano continuare anche a casa gli esercizi di logopedia appresi a scuola.